mercoledì 15 agosto 2012

Occhi alle ombre

Come si ridemensionano le figure umane.

Basta un secondo per vederle sotto una nuova luce.
Basta un'istante e la loro ombra s'allunga e snellisce.
Basta un abbaglio e s' intozzisce.
Basta l'oscurità e scompare.

Eppure il corpo è lo stesso.
Le mani, gli occhi,
le linee sottili disegnate dai capelli,
il passo incerto o la voce decisa,
il busto fiero o ciondolante.

La persona è la stessa.
Cala un sipario, scende un velo sottile.
Si tende una fragile ragnatela.
Il vetro si scheggia, la polvere si inspessisce.
Sale la nebbia autunnale.
Un abbagliante si pianta sul retrovisore.

E Voi non siete più gli stessi.
Ed io manco di capacità di giudizio.
Non è certo colpa Vostra se vi leggevo con occhi appannati.

Nessun commento:

Posta un commento